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Aggiornamento della Norma UNI 11601:2024. Nuovi Standard per il Coaching in Italia: Introduzione
La Norma UNI 11601:2024, che aggiorna la precedente UNI 11601:2015, definisce chiaramente le caratteristiche, i requisiti e la terminologia dei servizi di Coaching in Italia. Questa norma è nata per garantire standard di alta qualità e professionalità nel settore, offrendo linee guida etiche e metodologiche a tutela sia dei fornitori sia dei consumatori dei servizi di Coaching.
Il contesto del Coaching in Italia
Il Coaching ha guadagnato crescente importanza in Italia, specialmente dagli anni ’90, con un mercato in espansione che ha visto l’aumento della domanda e un’offerta diversificata. Il Coaching si distingue per il suo approccio basato sul potenziamento delle competenze attraverso un processo di apprendimento autonomo, mirato al raggiungimento di obiettivi specifici.
Benefici della Norma UNI 11601:2024
Questa normazione, innanzitutto, costituisce un riferimento chiaro e sicuro, dando una definizione di caratteristiche, requisiti e terminologia riguardanti il servizio di Coaching. In questo modo, aiuta a distinguere il Coaching professionale da altre forme di supporto come la consulenza o la psicologia, elevando gli standard di qualità e promuovendo una maggiore fiducia e trasparenza. La norma facilita anche scelte consapevoli da parte degli utenti, contribuendo alla crescita del settore e alla professionalizzazione dei Coach.
Formazione dei Coach e rilevanza della Norma
È fondamentale che i corsi di formazione per Coach rispettino la Norma UNI 11601:2024 per garantire l’acquisizione di competenze allineate agli standard riconosciuti. Questo assicura l’adozione delle migliori pratiche e aumenta la credibilità del settore, migliorando le opportunità di carriera e la fiducia dei Clienti.
Termini e definizioni chiave
La norma introduce termini specifici per uniformare la comprensione del Coaching, tra cui:
Progettazione e offerta del Servizio di Coaching
La progettazione del servizio di Coaching è cruciale e include la raccolta e comprensione delle esigenze del Cliente, la verifica della fattibilità e la preparazione di un’offerta tecnica dettagliata. L’offerta deve specificare il contenuto tecnico, le caratteristiche del contesto operativo e gli aspetti economici. Infine, la stipula di un contratto formale assicura che tutte le parti siano allineate sugli obiettivi e sui termini del servizio.
Erogazione del Servizio
L’erogazione del servizio segue una serie di fasi, tra cui:
Responsabilità delle parti
La norma, anche grazie al suo aspetto e al contenuto etico, delinea chiaramente le responsabilità del Coach, del Coachee, del fornitore del servizio e del committente. Ciascuna parte è responsabile del rispetto degli impegni presi, della comunicazione trasparente e del mantenimento della riservatezza.
Misurazione e valutazione del Servizio
La Norma UNI 11601:2024 prevede attività di misurazione e valutazione per assicurare che gli obiettivi siano raggiunti e che il servizio erogato sia in linea con le aspettative iniziali. Questo processo di valutazione copre sia l’erogazione del servizio sia i risultati ottenuti, garantendo la coerenza con gli obiettivi e l’impatto positivo del Coaching.
Conclusioni
La Norma UNI 11601:2024 rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione del Coaching in Italia, promuovendo elevati standard di qualità e professionalità nel settore. Grazie a questa norma, il mercato del Coaching può beneficiare di maggiore chiarezza e trasparenza, elevando la credibilità della professione e contribuendo alla crescita sostenibile del settore.
SCARICA LA NORMA TECNICA UNI 11601:2024
→ Coaching – Definizione, classificazione, caratteristiche e requisiti del servizio
ATTENZIONE – Alcune aziende e Associazioni culturali sostengono in essere in grado di rilasciare “certificazioni“ nei confronti dei propri iscritti. Si chiarisce che non è compito dei soggetti privati certificare i propri clienti o soci, compito che spetta ad un organismo di certificazione accreditato da ACCREDIA. Infatti, la “certificazione” di qualità non va confusa con l’attestazione che le Associazioni Professionali possono rilasciare ai propri iscritti ai sensi degli artt. 4, 7 e 8 della legge 4/2013, in quanto essa può essere rilasciata solo da un organismo di certificazione accreditato da ACCREDIA ai sensi del suddetto regolamento europeo 765/2008. L’attestazione può, se mai, rivestire il carattere di “attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi” prestati dall’associato (cfr. art. 4, comma 1, secondo periodo).